Calcio: Trapani, non riusciamo a buttarla dentro


È stato un Trapani migliore di quello visto nella precedente gara casalinga con la Mariglianese, ma comunque insufficiente per vincere.

Nel secondo tempo, è vero, rispetto al primo si è giocato con maggiore efficacia nella metà campo della Cittanovese ma le poche occasioni costruire (due, esattamente come nella prima frazione) le abbiamo sbagliate oppure è stata ancora la traversa ad opporsi.

Il punto è proprio questo: mentre gli altri (vedi Catania), pur giocando male come noi o peggio di noi, le partire comunque le sbloccano ed i goals alla fine li fanno, noi invece non riusciamo a buttarla dentro e dunque non incanaliamo la gara su binari a noi favorevoli, cosa che accadrebbe se al Provinciale segnassimo per primi contro squadre che si vengono a chiudere.

È, a mio avviso, questione di qualità tecnica lì davanti. A fronte dei nomi di categoria superiore dell’attacco del Catania, noi abbiamo Mascari, Didomenicantonio e Musso.
Se a ciò aggiungiamo che Falcone ad oggi non è ancora pervenuto, visto che non ha mai inciso in alcuna gara, mentre Mokulu e Merkaj sono in ritardo di condizione, il quadro delle nostre difficoltà realizzative è presto fatto.

Nella ripresa, come dicevo, abbiamo giocato meglio e si è visto, non tanto dalle occasioni prodotte ma semmai dalla quantità maggiore di palloni che abbiamo crossato in mezzo all’area e da tutte le seconde palle, che sistematicamente recuperavamo.

Non tanti i traversoni, ma sicuramente di più che nel primo tempo, dove non lo abbiamo mai fatto (la traversa di Carboni è arrivata su palla inattiva).
Il miglioramento, sia pure non decisivo, è frutto anche del cambio di sistema di gioco operato da Mister Torrisi ad inizio ripresa: dal poco efficace 4-3-3 del primo tempo siamo passati al 4-2-3-1, giocando maggiormente fra le linee.

Davanti ai 4 difensori stazionavano centralmente due mediani: Marigosu e Civilleri, mentre dietro all’unica punta Mokulu si sono alternati in una linea a tre fatta di mezzepunte i vari Falcone, Mascari, Musso, Kosovan, Merkaj e Didomenicantonio.

Ciò ci ha consentito di arrivare con maggiore facilità e rapidità al tiro dal limite (Merkaj, che ha colpito la traversa) e di mettere palloni invitanti in area (Civilleri, con Musso che ha sprecato).

Addirittura negli ultimi 16 minuti (i 10 regolamentari e i 6 di recupero) abbiamo cambiato ancora, passando al 4-3-1-2, con Musso che è salito sulla stessa linea di Mokulu e Merkaj in posizione di trequartista, con alle spalle un centrocampo a tre, formato da Marigosu play (alla fine il migliore dei granata), Civilleri e Kosovan mezzeali.

Non siamo riusciti lo stesso a segnare ma comunque eravamo sempre in pressione nella metà campo avversaria. E meno male che nel recupero, dopo il goal beffa subito, siamo stati capaci di riprenderla, procurandoci un sacrosanto rigore, anche questo scaturito da un traversone di Merkaj all’indirizzo di Kosovan.

Li siamo stati bravi a non abbatterci ed a reagire subito. Magra consolazione, ma che ci fa sperare un tantino per il futuro, specie se anche li in attacco ci sveglieremo e chi deve ancora entrare in forma lo farà al più presto.

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